Solo 148 Parole Chiave Rappresentano il 15% delle Ricerche su Google
- 4 Dicembre 2024
- News
Un’analisi recente, condotta da Rand Fishkin di SparkToro utilizzando i dati di Datos (una società legata a Semrush), ha rivelato che appena 148 parole chiave coprono il 15% di tutte le ricerche su Google. Questa ricerca si basa su 332 milioni di query analizzate, con oltre 320.000 termini di ricerca univoci.
Cosa Significa per la SEO?
Il traffico organico verso i siti web continua a diminuire. Nel 2024, emergere nella Ricerca Google è più complicato che mai, soprattutto a causa della concorrenza con le Panoramiche AI di Google e altre funzionalità che spesso monopolizzano l’attenzione dell’utente.
I 148 Termini Più Cercati
La maggior parte di queste keyword sono query di navigazione, tra cui:
- YouTube
- Gmail
- Amazon
- WhatsApp Web
- Google Maps
- ChatGPT
- Pornhub
- Google Traduttore
Intenzioni di Ricerca
Le ricerche si dividono così:
- 44% legate a marchi noti.
- 51% informative, 33% di navigazione, 14,5% commerciali, e appena 0,69% transazionali.
Questo scenario evidenzia quanto sia essenziale ottimizzare la SEO con strategie mirate a intercettare sia query di brand che generiche.
La Dominanza dei Monopoli e l’Evoluzione delle Ricerche su Google
Rand Fishkin ha messo in evidenza un dato che non può passare inosservato: solo poche migliaia di query costituiscono il 25% delle ricerche su Google, e questa concentrazione sembra crescere. L’analisi mostra come i monopoli e i grandi brand stiano monopolizzando sempre più l’attenzione degli utenti, mentre la cosiddetta “coda lunga” (<11 ricerche al mese per termine) copre appena il 3,6% della domanda totale.
Secondo Fishkin:
“I grandi marchi e argomenti vincono. Le persone stanno convergendo verso un numero ridotto di destinazioni e idee meno diversificate. Questo si traduce in un’ulteriore concentrazione economica e di attenzione verso aziende già dominanti.”
Dati e Metodo di Analisi
L’analisi si basa sui dati di Datos, raccolti da un panel di circa 130.000 dispositivi statunitensi (sia desktop che mobile) che hanno utilizzato Google ininterrottamente tra gennaio 2023 e settembre 2024. Solo le query degli utenti con più di 100 ricerche nel periodo analizzato sono state incluse, offrendo una panoramica affidabile ma ristretta.
Cosa Fare per Rimanere Rilevanti
I professionisti del marketing devono adottare una strategia più ampia rispetto alla semplice ottimizzazione per Google. Affidarsi esclusivamente alla SEO e al PPC diventa rischioso in uno scenario dove il traffico organico è sempre più conteso. La chiave è diversificare i canali di visibilità, puntando su piattaforme alternative come:
- YouTube e TikTok, per catturare l’attenzione visiva e video-first.
- LinkedIn, per il posizionamento professionale.
- Podcast e newsletter, per costruire una relazione diretta con l’audience.
Il Futuro della Scoperta
L’ascesa delle Panoramiche AI di Google e il peso crescente delle query di navigazione indicano che i brand devono puntare a catturare intenti preesistenti, creando contenuti mirati e ottimizzati per soddisfare ricerche specifiche. La speranza di “essere scoperti” attraverso la coda lunga delle query generiche dopo una keyword research potrebbe non essere più sufficiente.
Il messaggio è chiaro: chi resta ancorato esclusivamente alla SEO tradizionale rischia di perdere il contatto con un pubblico sempre più distribuito tra piattaforme e canali diversi.
Articolo originale: https://sparktoro.com/blog/new-research-we-analyzed-332-million-queries-over-21-months-to-uncover-never-before-published-data-on-how-people-use-google