Che cos’è l’Affiliate Hijacking?

Sul tuo sito web affiliato hai notato delle fluttuazioni strane con le visite? Hai le metriche che sono in calo senza aver subito apparentemente una penalizzazione con un tasso di conversione da ricerca a pagamento sottoperformante? Magari sei anche senza competitor forti che pensi possano aver conquistato il mercato? Ok, questi sono tutti segnali che sei soggetto ad un comportamento scorretto da parte di qualche altro affiliato, noto come affiliate hijacking, brand poaching, brand bidding, URL jacking o direct linking.

Non voglio svelarti la realtà e levarti il prosciutto davanti gli occhi, ma nel mondo delle affiliazioni sono veramente pochi gli affiliati che si comportano in modo etico e l’Ad Hijacking è molto dannoso per i siti affiliati avversari.

Non è una tecnica SEO per posizionare il tuo sito, ma una tecnica black hat utilizzata da chi fa affiliate marketing.

Che cosa vuol dire Affiliate Ad Hijacking?

Affiliate Ad Hijacking

Questo screen è preso da TheSearchMonitor che tramite una veloce analisi dell’annuncio ha fatto vedere come in realtà l’url di destinazione è ben diverso da quello dell’annuncio.

Come hai visto qui sopra nell’esempio , in parole povere, l’ad hijacking avviene quando un affiliato “sequestra” lo spazio pubblicitario a pagamento di un marchio, superando l’offerta per una parola chiave correlata al marchio e inserendo una copia identica dell’annuncio del marchio nei risultati di ricerca con descrizioni simili e lo stesso URL visualizzato non facendo capire chi è l’originale.

Si utilizza perché è un modo veloce per un affiliato non autorizzato di evitare di creare una landing page e sfruttare invece la campagna di ricerca a pagamento di un marchio per generare commissioni apparentemente qualificate sulle conversioni tramite l’annuncio dirottato.

È una tecnica black hat, il partner non autorizzato supera l’offerta di un marchio di qualche centesimo. L’annuncio del marchio viene quindi eliminato dai risultati di ricerca perché è consentito un solo annuncio a pagamento per URL di visualizzazione e l’hijacker sta utilizzando lo stesso URL di visualizzazione del marchio.

Gli utenti non noteranno la differenza quando cliccheranno sull’annuncio e verranno indirizzati ai canali “non ufficiali”, causando una diminuzione o una temporanea scomparsa delle impressioni dell’annuncio del marchio sul sito principale.

In questi casi il marchio ci rimette e finisce per sostenere costi ingiustificati, come il pagamento di commissioni di vendita all’affiliato, che in realtà ha solo rubato il traffico di ricerca diretto del marchio, invece di pagare il CPC più economico per la pubblicazione del proprio annuncio.

Tipologie di brand bidding

esempio di url Hijacking

I tipi più comuni di ad hijacking sono noti come tecniche di brand bidding.

Dirottare annunci a pagamento

Il dirottamento degli annunci a pagamento avviene quando qualcuno inserisce una copia identica dell’annuncio di un marchio nei risultati di ricerca a pagamento, offrendo un’offerta superiore a quella del marchio stesso di qualche centesimo.

L’annuncio del marchio scompare e l’offerente vincente, molto probabilmente un affiliato, ingannerà i clienti e riscuoterà la commissione sulle vendite tramite un programma di affiliazione.

In pratica il marchio principale fa il marketing, cerca di far conoscere il nome al pubblico e mostra i prodotti e poi c’è chi ne coglie i frutti con la minima spesa.

Se non esiste una restrizione per le parole chiave brand, l’affiliato farà offerte per le parole chiave di marca e inserirà link di affiliazione su di esse.

Prevede di indirizzare gli utenti tramite un cookie di tracking di affiliazione dall’annuncio al dominio del marchio oppure di mascherare tramite una serie di reindirizzamenti per posizionare un cookie di tracciamento ed evitare il rilevamento da parte del brand che potrebbe fare controlli.

Succede anche che l’affiliato non autorizzato, potrebbe semplicemente indirizzare i clienti al proprio sito e vendere prodotti diversi, mostrare messaggi diversi o, infine, reindirizzarli al dominio del marchio legittimo per la conversione.

Dirottare gli annunci display

Il dirottamento degli annunci display consiste nel copiare gli annunci display di un brand utilizzando l’URL, il nome del brand e i colori. Possono essere interessati più annunci. Alcune nicchie, spessa si tratta di vendita al dettaglio, sono soggette a frodi pubblicitarie.

Dirottare il traffico

Il dirottamento del traffico si verifica quando l’hijacker copia l’annuncio di un marchio per rubare il suo traffico per motivi loschi, come ottenere informazioni personali su una landing page. Questa è una tecnica comune associata quando si promettono falsi premi in omaggio.

Le parole chiave brand possono essere dirottate per siti di coupon e comparazione prezzi, in cui i clienti vengono ingannati attraverso i canali del dirottatore e vengono affiliati con i cookie di affiliazione. Gli schemi di referral dirottano le parole chiave di marca e indirizzano gli utenti alla pagina dell’account dell’affiliato per il riscatto o a una landing page personalizzata.

Arbitraggio

L’arbitraggio di ricerca si verifica quando gli offerenti di un marchio superano deliberatamente l’offerta degli annunci originali di un marchio per aumentare le tariffe CPC dell’annuncio.

Punteggio di qualità

Viene copiato l’URL di visualizzazione associato a un marchio di successo per aumentare i punti del punteggio di qualità per l’account AdWords del dirottatore. I marchi più grandi tenderanno ad avere punteggi di qualità più elevati.

Come scoprire se stanno facendo Ad Hijacking?

come si fa Affiliate Ad Hijacking

Mi dispiace dirtelo ma è molto difficile accorgersi esattamente di essere diventati bersaglio di un ad hijacking, perché in questo oscuro mercato si usano molti trucchi ben sviluppati (mascheramento del dominio, il reindirizzamento dinamico, il dayparting, il geotargeting)

Quello che puoi fare è utilizzare strumenti di monitoraggio delle ricerche come Semrush per cercare schemi sospetti o segnali di dirottamento di annunci.

Ecco alcuni segnali da tenere in considerazione:

  • Picchi insoliti nel traffico di riferimento o nelle conversioni da uno o più affiliati che non hanno una storia di alte prestazioni o che non godono della fiducia del tuo marchio.
  • Tassi di conversione molto simili per una ricerca a pagamento di un marchio e un’affiliazione.
  • Una diminuzione delle impressioni e dei clic degli annunci.
  • Mancate corrispondenze di URL tra il dominio del brand e la landing page dell’affiliato

Cosa fare per prevenirlo?

Il primo e più semplice passo che un gestore PPC può compiere per mitigare il rischio di frode di affiliazione è scegliere il miglior programma di affiliazione, quindi sicuramente a conoscenza delle attività fraudolente che esistono e per questo prevede restrizioni nel suo contratto di affiliazione e che utilizzi uno strumento di monitoraggio delle ricerche per la sorveglianza.

Devi essere chiaro sulle tue policy di offerta per il marchio e assicurati che ci siano conseguenze per la violazione degli accordi di affiliazione in modo da far scoraggiare gli affiliati.

Sarà quasi impossibile rilevare e prevenire costantemente attività fraudolente senza l’aiuto di professionisti specializzati in tecnologia o sicurezza anche perché l’indagine manuale richiede molto tempo.

I componenti aggiuntivi del browser come Live HTTP Headers ti mostreranno ogni percorso di reindirizzamento dopo un clic, così puoi cercare un tracker di affiliazione che si presenti dopo aver cliccato su un annuncio sospetto.

Potresti minacciare di revocare le commissioni da un affiliato se dovessi mai rilevare attività sospette.

I servizi di monitoraggio professionali sanno come individuare i dirottatori cercando segnali quali URL di tracciamento errati, link di affiliazione nei percorsi di reindirizzamento, errori di ortografia e tecniche di geo-targeting.

Questi servizi forniscono rilevamento 24 ore su 24, 7 giorni su 7, durante gli orari di lavoro e fuori. Sono in grado di trovare campagne pubblicitarie temporaneamente limitate in tutto il paese per identificare i truffatori che cercano di coprire le proprie tracce.

Esaminano anche i database interni degli affiliati per verificare eventuali precedenti di frode e interrogano anche piccoli motori di ricerca in cui gli affiliati potrebbero abusare del tuo marchio.

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