Il caso Desiremarketing: Come la Link Building porta +50k di traffico in 2 mesi
- 9 Novembre 2024
- Redazionali
Quello che ho scoperto è a dir poco sorprendente e finché dura, come direbbe nonna, fa verdura. Avete mai sentito parlare di Desiremarketing? Un’agenzia famosa in tutto il mondo che lavora in ben 50 paesi? No? È normale, perché esiste da nemmeno 2 mesi. O perlomeno online non esiste da nemmeno 2 mesi.
Di chi è Desiremarketing?
Un’agenzia di link building con fondatore tale Shuvo
Dopo una ricerca veloce su Google sono risalito a EugeneSeo Agency, un’altra agenzia che si occupa di SEO e link building a livello mondiale con le stesse persone nel team a quanto pare.
Qui sotto su EugeneSEO
Qui sulla nostra amata Desiremarketing.
E vabbè fino qua niente di male, sono due agenzie con gli stessi dipendenti, non c’è nulla di male. Certo nate a distanza di qualche mese, una è esplosa, l’altra no.
La storia, breve, di Desiremarketing
Ma come avrà fatto Desiremarketing a crescere così velocemente? Contenuti di qualità ovviamente visto le ultime direttive di Google e update tra EEAT e HCU. Che per ricordare cita:
Helpful Content Update è un nuovo fattore di ranking che premia i contenuti utili e penalizza clickbait e contenuti creati solo per la SEO.
Quindi, ovviamente, non ci saranno contenuti creati solo per la SEO, uguali, fatti con ChatGPT.
Articoli del blog, già, centinaia di articoli così, con lo stesso format, cambia solamente la desinenza con una bella internal linking fatta con coscienza.
Una link building moderna
Roba che non si vedeva nemmeno 10 anni fa in realtà perché Google aveva deciso che era qualcosa che dava molto fastidio all’utente, ma evidentemente, dei bei link in ingresso fanno più di una scarsa User Experience.
Essendo una web agency che si occupa di link building mi aspetto che i link in entrata non sono proprio così naturali, ma sicuramente le diverse anchor text saranno state fondamentali.
O forse no.
Da quanto esiste?
Mi viene da pensare che a questo punto è un sito vecchio, tirato su da un vecchio dominio, invece basta fare una veloce Wayback Machine e ti conferma che è stato progettato a fine Agosto.
E ancora non aveva contenuti nella sezione blog. Ora dopo appunto 2 mesi, stiamo a inizio Novembre, e ci sono ben 7.000 articoli pubblicati, tutti contenuti creati palesemente con ChatGPT seguendo uno schema come visto sopra.
Ma come, i contenuti con intelligenza artificiale non dovevano essere tutti penalizzati? O perlomeno, i contenuti scritti interamente con Chat GPT senza manco una modifica e lasciati pari pari non dovevano nemmeno essere presi in considerazione visto che riempivano semplicemente il web di contenuti tutti uguali?
Genio o scam?
Sicuramente non è la strategia di link building che amo fare su Herolink ma devo riconoscere che nel breve termine ancora funziona, tra qualche mese vedremo se Google se ne accorgerà e penalizzerà questo sito che si muove in tutto il mondo.
A questo punto cosa dobbiamo pensare? E soprattutto come conviene agire visto che possiamo vedere che queste strategie ancora funzionano e anzi, performano davvero molto bene?
Dipende è la risposta perfetta, perché dipende sempre da che tipo di percorso devi fare e quanto credi nel progetto.
Se hai un sito in dropshipping e non hai tanto a cuore quello che fai, quindi prodotti di basso valore venduti al massimo grazie ad una bella manovra di marketing e tra 1 anno probabilmente chiuderai il sito vorrai capitalizzare al massimo subito. Ecco queste strategie ancora funzionano e valgono.
Se invece hai un sito di un’attività REALE a cui tieni, ti sconsiglio vivamente di prendere link alla rinfusa con anchor text improbabili solo per arrivare primo su Google.
Sarebbe da aprire un capitolo intero sulla questione che Google ha penalizzato milioni di siti nel mondo, dal caso di Dodoretro al mio Fotografia Moderna, siti realmente seguiti da qualcuno, aggiornati, curati nei minimi dettagli con contenuti anche video e visivi, ma non mi sembra questo il luogo e l’articolo soprattutto ma il caso di Desiremarketing ci insegna proprio questo.
E soprattutto, vorrei sottolineare che non è un articolo inquisitorio, anzi, nutro molta stima nei suoi confronti e di quello che ha appena creato, lo seguirò nei prossimi mesi per vedere se riuscirà a sfangarla da Big G o ha capito come usarlo a suo favore. Per il momento, lunga vita a Sheik Shadi Shuvo, se è il suo vero nome!
Vi lascio il link al sito che secondo me può vincere tranquillamente il premio di miglior boost traffic di Novembre 2024 perché può essere che tra 2 mesi Google se ne accorge e lo fa sparire dal motore di ricerca. https://desiremarketing.io c’è sempre molto da imparare!